Domanda: Come reputi l’atteggiamento di Zelenskij eticamente?


Esagramma 47 l’Esaurimento che muta in 4 linea e diventa 29 L’Abissale.

Sentenza dell’Esagramma 47: L’assillo. Riuscita. Perseveranza. Il grande uomo opera salute. Nessuna macchia. Se si ha qualcosa da dire non si è creduti.
Non ci sono risorse per concretizzare imprese. Ma anche  nell’inaridimento di una via si può trovare serenità e gioia.  Restare sempre a recriminare sulla mancanza di mezzi  rende la situazione un tormento. Invece di cercare i modi per realizzare imprese fuori portata, ci si può innalzare oltre, prendendo atto dell’inevitabile penuria in cui si è, svincolandosi da vie impossibili da realizzare adesso. Applicarsi per agire quando c’è scarsità  porterebbe solo a preoccupazioni infinite.  Molto conta la perseveranza: se le risorse non ci sono, è sbagliato insistere, ritornando ogni volta indietro e accarezzando la stessa idea. Certamente non si vince in questa impresa ma neppure ci sono effettivi danni o perdite. La scarsità dei mezzi è chiara a tutti, per cui  ciò che si afferma con le parole non è credibile nei fatti.

Linea 47.4 mutante:4- Egli viene lentamente, assillato in un carro dorato. Umiliazione ma si porta a compimento.
In un momento fortunato in cui si è in auge davanti agli altri, si soffre di penuria e insoddisfazione. Ciò che si desidera veramente si trova lontano e solo molto lentamente si può raggiungere l’obiettivo. Si attraversano difficoltà ma infine si ottiene ciò che si cerca. 

Esito finale Esagramma 29 Abissale

 L’acqua scorre ininterrottamente e arriva alla meta: l’immagine dell’abissale ripetuto. Così il nobile incede in durevole virtù ed esercita l’arte dell’insegnamento.
L’acqua penetra nelle pieghe della terra, attraversa lunghi sentieri per arrivare alla meta e a una soluzione. Dopo un tortuoso cammino, dopo  pericoli e abissi, anche l’acqua arriva infine può arrivare a un punto fermo. Vi è un percorso da compiere. Come l’acqua, bisogna penetrare in tutti i risvolti, indagare fino in fondo,  in un’opera di chiarimento e comprensione della  situazione.  La soluzione non è immediata ma non ci si  tira indietro, si deve capire, studiare e indagare.  Si affronta la situazione  determinati a scoprire il vero e pian piano si diventa una guida per gli altri, chiarendo i loro dubbi dopo aver chiarito i propri, esponendo a loro ciò che abbiamo per primi capito. Da questa comprensione, con le proprie azioni e il proprio comportamento,  si inducono altri  a capire e comprendere.

Consigli del Cuore- Namkhai Norbu Rinpoche


Se siamo praticanti spirituali proviamo disprezzo per le situazioni samsariche; non siamo seriamente o profondamente interessati a esse. Questo non significa che proviamo disgusto o rifiutiamo tutto.

Nella nostra vita, tutto è relativo.

Nella nostra vita, non tutto è come dovrebbe essere, comunque continuiamo a vivere. Accettiamo e integriamo le varie circostanze della vita.

Questo fa parte della nostra consapevolezza.

Accettare tutto con consapevolezza è diverso dall’essere completamente attaccati. Alcune persone hanno un gradimento esagerato per questo o quello: questo è attaccamento.

Tuttavia, non significa che se sei un buon praticante non puoi avere piacere. Puoi mettere mi piace e divertirti con consapevolezza.

Nella condizione samsarica, possediamo cinque o sei sensi, e con i sensi godiamo il contatto con gli oggetti. Quando vediamo un oggetto, un fiore ad esempio, può piacerci. Osserviamo la sua bellezza e ne sentiamo il profumo. Ci piace guardare e annusare.

Godere con consapevolezza significa conoscere la vera natura dell’oggetto e non affezionarsi ad esso. Così godiamo senza avere conseguenze negative. Se non siamo consapevoli, ci distraggiamo con il nostro piacere per il fiore; vogliamo possedere il fiore e tentare di averlo. Così, l’attaccamento aumenta, liberando tutte le altre emozioni, con il karma negativo che ne deriva.

In breve, se si è consapevoli e non distratti il godimento dei sensi non pone alcun problema.

Se uno è distratto, il divertimento porta sempre conseguenze negative, anche se le cose appaiono gioiose e gratificanti.

Per questo, l’insegnamento dice che tutto è illusione. Quando vediamo un bel oggetto e ci affezioniamo, assomigliamo ad una falena che, attratta da una fiamma di notte, vi vola dentro, brucia e muore.

*** “I consigli di Longchenpa dal cuore”

Starò in silenzio


SARO’ IN SILENZIO

Starò in silenzio quando sarà il momento di ascoltare.

Starò in silenzio quando le mie parole faranno un’impressione sbagliata.

Starò in silenzio quando sentirò le fiamme della rabbia.

Starò in silenzio per non vergognarmi delle mie parole più tardi.

Starò in silenzio se le mie parole offendono qualcuno.

Starò in silenzio quando non saprò tutte le circostanze.

Starò in silenzio se le mie parole possono ferire l’amicizia.

Starò in silenzio quando la mia mente sarà critica.

Starò in silenzio quando non potrò parlare serenamente e con calma.

~ Garchen Rinpoche

Pericoli di I Ching


Ma d’altro canto, I Ching può bloccare le persone. Le fa tremare, le rende indecise e impedisce spesso loro di mettersi in gioco. Mettersi in gioco è compiere il karma, fare errori e capire dove sta l’errore e avere il coraggio di riparare allo sbaglio. Bisogna avere sempre consapevolezza e prendersi delle responsabilità,non è bene delegare ad un oracolo i passi da fare. Bisogna sbagliare e capire come rialzarsi.Non è un oracolo a salvare, ma la coscienza individuale. Nei momenti critici- che sono pochi nella vita- va bene consultare, ma negli altri momenti innumerevoli che accadono continuamente usate senza paura la vostra esperienza e il vostro cuore. Non dovete aver paura di sbagliare. Non dovete aver paura del vostro giudizio! I Ching può intrappolare, il futuro è nelle nostre mani, non in quelle di un oracolo.

Domare se stessi per dominare il mondo.


Secondo l’alchimia Taoista la preparazione dell’ Embrione Spirituale si completa nell’Esagramma 26, la Forza Domatrice del Grande, uno dei cinque che consigliano di ‘attraversare la grande acqua’. Cielo e Monte: qui uno ha tutto per agire e potrebbe fin troppo facilmente farlo, andandosene in mezzo agli altri a dire quello che sa, e a fare quello che pensa. Succede così quando siamo già a buon punto nella costruzione di qualcosa di veramente buono, ma proprio nel momento in cui stiamo per riuscire, ecco che cominciamo a distrarci e disperdere l’energia all’esterno, sottraendola all’interno. Possiamo pensare all’embrione come al Sè. Nel cammino verso la sua costruzione ci imbattiamo continuamente in momenti in cui vorremmo agire, esprimere i nostri pensieri e i nostri impulsi più profondi a qualcuno. Anche se dentro di noi c’è lotta e dubbio, segno che non tutto ci è totalmente chiaro, vorremmo invece esprimerci e fare. E’ così che si disperde la forza, l’energia. Quante volte agiamo spinti, sotto sotto, da orgoglio e rabbia, invidia e gelosia, e non ci facciamo scrupolo di esporre le nostre idee, forse in parte giuste ma ancora immature, interrompendone così dentro, interiormente, la loro completa edificazione. La segretezza, fondamento di ogni via spirituale, permette alle esperienze interne di maturare ed essere fulgide solo dopo, sul palcoscenico. Ma prima ogni cosa deve essere taciuta al mondo e nascosta agli sguardi. Durante il cammino verso la completezza si custodisce in segreto ogni cosa che riguardi la nostra interiorità, trattenendo dentro di noi il nostro sentire, e nutrendolo in silenzio fino a che la trasformazione, la grande trasformazione, sarà completa. Allora la voce che udremo sarà una sola, in armonia con gli altri e l’universo intero. Allora sì che potremo agire secondo il Karma positivo, dettato dalla limpida voce del Sè. Una voce che finalmente sappiamo ascoltare e che gli altri sanno capire.

L’incubazione dell’embrione spirituale richiede una chiara conoscenza della forza domatrice del grande, in cui la forza stessa è tenuta sotto controllo. Quando si è forti ed inoltre si è in quiete, all’inizio c’è tensione ma alla fine non c’è più sforzo. Forti e completi si riposa nel bene supremo senza il male, integrati con l’assoluto. Una singola energia circola, indefinibile come essere o non essere; il sé e gli altri tornano alla vacuità e il sentiero della coltivazione della essenza e della vita è compiuto. (Liu I Ming, A Taoist IChing, 26)

Domande e risposte.


Capita a tutti di porre a I Ching domande a raffica nella speranza di ricevere risposte ‘comode’. I Ching in cambio ci consegna indefinitezza e vaghezza, esattamente rispondenti alla situazione interna che stiamo vivendo. La via per uscire dalla confusione interna è per prima cosa  stabilire  con decisione e fiducia che la risposta dell’esagramma è saggia a prescindere dal nostro giudizio. I Ching ci mostra soltanto quello che siamo in grado di capire, se in noi la comprensione invece manca o  è stentata è perché noi per primi non abbiamo comprensione di ciò che vogliamo ottenere. A volte, è difficile nel turbinio delle emozioni che ci animano distinguere la vera domanda da fare, allora bisogna estrarre la domanda giusta all’interno di se stessi, compito assai difficile, se sono coinvolte speranze e paure incandescenti… Dunque fai così: dimentica tutto ciò che gli esagrammi ti hanno detto finora, scrivi su un foglio quello che veramente ti sta a cuore sapere, facendo emergere alla tua coscienza ciò che nell’immediato e nel concreto ti interessa, poi fai il lancio. Una domanda fatta bene contiene in sé già la risposta, che l’esagramma ti aiuterà a definire ulteriormente. Il mio consiglio è di esporre alla luce ciò che ti fa più male, ciò che è più dolente dentro di te. Vedrai che ti risponderà chiaramente. Come uno specchio, la tua chiarezza interiore si rifletterà nell’oracolo. Ricorda che è nell’incontro con te che l’esagramma diventa vivo. Tratta l’esagramma risultante come un maestro che ti sta parlando, anche se ciò che dice ti sembra privo di senso e non attinente;  cerca di cogliere in lui il significato che ti riguarda e che puoi far vivere all’interno della tua esperienza e della tua situazione. Evita domande vaghe tipo ‘che cosa succederà nella mia vita’. La domanda giusta è che cosa accadrà se faccio questa cosa? Che cosa otterrò come durevole beneficio da questa situazione? Dove mi porta fare questa cosa?

Andrà bene.

Esagramma 4 -Stoltezza giovanile. Abisso sotto il Monte.

Un allontanamento che libera dagli affanni- 59.3,4,5> 40


Potente esagramma il 59, la Dispersione, che invita a farsi coraggio e procedere nell’attività di liberazione dagli affanni.Come il vento sull’acqua, ecco un rapporto corretto con le cose e le persone del 59: distaccarsi, separarsi, con semplici gesti dirigere le cose da lontano. Se il trigramma inferiore si trova ancora invischiato nel problema, egli fa di tutto per correre ai ripari, ora chiedendo aiuto, ora correggendo il proprio comportamento. Ed ecco che si è, nel trigramma superiore, Vento, pronti ad uscire dall’impaccio: le porte si chiudono e si segue un’altra strada, che porterà beneficio generale . Al sicuro e da lontano si dirigono i passi dando agli altri le chiavi e i consigli per riuscire. E infine si lascia andare qualsiasi intervento, impossibilitati dal tempo e dal destino. Non si può fare altro che starne fuori, alla fine e nulla può essere cambiato, senza che per questo si sia basimati dagli altri. Così in queste circostanze del 59 in cui si è costretti ad agire da lontano, è meglio agire subito, dice il 40, prima che il tempo breve rimasto svanisca del tutto. E quando questa evenienza si verificherà, quello che si è sbagliato non sarà imputabile a nessuno in particolare. Se le cose non sono andate come si sperava, la nostra lontananza e gli interventi degli altri possono aver prodotto risultati mediocri, ma almeno non sarà colpa nostra.

Come finirà la guerra? L’Ascendere -46


Sopra Kun, il Ricettivo, la Terra

sotto Sunn, il Mite, il Vento

Il legno sale crescendo nella terra. Si fa strada verso l’alto, ed è destinato a salire senza ostacoli. Ma c’è comunque sforzo, proprio come il seme deve impiegare fatica per farsi strada. Il segno è in rapporto con lo sforzo di volontà che sarà coronato dal successo. L’Ascendere rimanda a una risalita da sentimento oscuri e bassi allo sviluppo di potenza ed influenza.

L’ascendere ha sublime riuscita!
Bisogna vedere il grand’uomo. Non aver paura!
Avviarsi verso il sud reca salute.

L ‘ascesa degli elementi capaci non incontra nessun ostacolo, perciò è accompagnata da grande successo. L ‘indole che rende possibile l’ascesa non è quella violenta, ma quella modesta e adattabile. E siccome si è portati dal favore dei tempi si va avanti. Bisogna mettersi in moto ed andare a trovare le persone dirigenti. Non bisogna aver paura di farlo; poichè il successo non mancherà. Solo bisogna mettersi all’opera; poichè l’attività (questo è il significato del sud) è salutare.

L ‘IMMAGINE

In mezzo alla terra cresce il legno:
L’immagine dell’ascendere.
Così il nobile accumula in dedizione piccole cose,
Onde raggiungere elevatezza e grandezza.

Il legno nella terra cresce senza fretta e senza posa verso l’alto piegandosi cedevole attorno agli ostacoli. Cosi il nobile è devoto nel suo carattere e non rallenta mai il suo progresso.

Custodire.


Bisogna esercitarsi con l’atteggiamento bodhisattva ogni giorno. Le persone non possono vedere la tua mente, ciò che la gente vede è una manifestazione del tuo atteggiamento nelle tue azioni del corpo e della parola. Fai sempre attenzione al tuo atteggiamento, custodiscilo come se fossi la polizia, o come una domestica si prende cura di un bambino, come una guardia del corpo, o come se fossi il guru e la tua mente fosse il tuo discepolo.

Stabilizzare le energie.


Di tutti i chakra del corpo, l’ombelico è il più importante. Il nostro corpo umano si forma dall’ombelico, col quale eravamo legati alle nostre madri. Il chakra ombelicale è il trono reale di tutti i venti del corpo, e in particolare del vento associato all’elemento fuoco. Il fuoco all’ombelico è Vajrayogini, tutti ce l’hanno, solo le creature non lo riconoscono.

Il chakra del cordone ombelicale è il chakra più stabilizzante, quindi si consiglia di indirizzare tutte le visualizzazioni al chakra ombelicale. Quando ti concentri sul chakra del cordone ombelicale, i venti si attenuano e la mente si calma. A volte, quando ci si concentra sulle visualizzazioni del chakra del cuore, il vento entra nel chakra del cuore, e questo può portare all’instabilità emotiva e allo squilibrio mentale. Ecco perché concentrarsi sul chakra ombelicale è più sicuro (Un insegnamento Dzogchen)