Semplice.


All’inizio c’è lo spazio, poi all’improvviso si alzano i venti del karma. Da dove provengano nessuno lo sa.
Provo ad immaginare lo spazio, ma se lo faccio sto creando qualcosa.
La mente è il modo in cui so creare: immagini e il suono che le accompagni, e il loro odore e poi, subito dopo, il ricordo delle storie già vissute. Il passato con le sue tracce torna ogni istante, nella reminescenza di lontanissime vicende che rimandano le loro voci. Qui in questo momento c’è la somma di tutto ciò che hai fatto e sei stata, qui in questo momento nulla è casuale. Non posso rifiutare niente, non posso accettare niente. E Sakyamuni,compassionevolmente semplice,dice: cerca sempre di fare del bene, e se non riesci cerca almeno di non fare del male. E questo è tutto.
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